Nelle religioni monoteiste, l’ebraismo, il cristianesimo e l’islamismo, religioni dell’area mediterranea, l’olivo è una pianta sacra, simbolo di pace.
La più antica testimonianza scritta sull’olivo la troviamo proprio nell’Antico Testamento, libro sacro dell’ebraismo, nell’episodio del Diluvio Universale: Noè aspettò altri sette giorni e di nuovo mandò la colomba fuori dall’ Arca. Quando scese il vespro, la colomba ritornò da lui: ed ecco aveva nel becco una fronda di olivo.
Nel cristianesimo possiamo ricordare la domenica delle Palme che rievoca l’ingresso di Gesù a Gerusalemme accolto dalla folla che agitava rami di olivo e palmizi. L’olio è utilizzato, inoltre, nel battesimo, nella consacrazione dei sacerdoti, nell’unzione dei malati e nella cresima.
Per quanto riguarda islamismo : nel Paradiso ci sono due alberi tabù, l’olivo e il fico .
L’ olivo era venerato anche dai Greci e dai Romani. In particolare era l’albero sacro alla dea Atena. La leggenda narra che la dea Atena e il dio Poseidone si disputassero la signoria sulla regione Attica; alla fine Zeus, padre di tutti gli dei, propose loro una sfida. Avrebbe vinta la sfida chi dei due faceva il dono più gradito alla popolazione. Poseidone fece apparire un magnifico cavallo, mentre Atena donò una pianta di olivo. Gli abitanti preferirono il dono di Atena e così l’olivo divenne l’albero sacro.